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NEWS del 09/09/2016
ANTICA "TANNETUM" INCONTRO VENERDÌ 9 SETTEMBRE ORE 21 IN PIAZZA A TANETO
Ricerche Archeologiche a Taneto
Campagna di scavi alla ricerca dei resti dell’antica Tannetum. Incontro di presentazione venerdì 9 settembre (ore 21) in piazza a Taneto con l’archeologo Paolo Storchi.
A partire dal prossimo 18 Settembre, per due settimane, un team composto da studenti dell’Università Sapienza di Roma e della Syddansk Universitet di Odense (Danimarca) effettuerà quattro piccoli sondaggi archeologici a Taneto di Gattatico, in corrispondenza di aree dove la fotografia aerea ha rivelato interessanti tracce ed anomalie, segnalate in alcune recenti pubblicazioni. L’intervento è realizzato in concessione dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, sotto la guida dell’archeologo Paolo Storchi, coadiuvato da ricercatori della Sapienza (A. Vecchione e D. Dininno) e grazie al prezioso aiuto fornito da Gruppo Storico-Archeologico Val d’Enza, Gruppo Storico-Archeologico Tannetum, autocarrozzeria Capelli Service, agriturismo "L'Arco Antico" di Taneto e Comuni di Gattatico e S. Ilario d’Enza. L’intervento sarà presentato alla cittadinanza venerdì 9 settembre (ore 21.00) in piazza Tannetum dall’archeologo Paolo Storchi e dall’assessore alla cultura del Comune di Gattatico Francesco Pulga.
Questi quattro sondaggi potrebbero indirizzare definitivamente la ricerca verso il riconoscimento dell’antica città. Sono infatti secoli che gli studiosi dibattono sulla sua precisa sua localizzazione: le fonti antiche la pongono sulla via Emilia e ad una distanza da Reggio e da Parma compatibile con Sant’Ilario d’Enza, ragione per cui la grande maggioranza degli studiosi ha sempre collocato Tannetum in questa posizione. L’archeologia però ha rivelato come a Sant’Ilario siano estremamente rari i rinvenimenti abitativi di età romana ed invece frequenti quelli tombali. Nel mondo romano era divieto di legge seppellire i morti in città: dove ci sono tombe romane, non può esservi città. A Taneto, finora, l’archeologia ha rivelato poco, anche se autori Ottocenteschi riferiscono sommariamente del ritrovamento di epigrafi e statue; il dato più pregnante a favore del ricercare qui la città antica è proprio il toponimo Taneto, chiaramente derivante da Tannetum e difficilmente spiegabile se la città si fosse trovata 2 km più a sud, in una località che, peraltro, non conserva nel nome nessun ricordo del centro romano. Un indizio che la città potesse trovarsi più a nord di Sant’Ilario era già stato fornito dal Prof. M. Cremaschi che aveva riconosciuto piloni romani di ponte nel greto dell’Enza a nord della ferrovia, prova che lì doveva passare una strada importante: l’antico tracciato romano dell’Aemilia?
Uno dei sondaggi sarà condotto in località Bertana presso una traccia particolarmente interessante e pregnante per la localizzazione di Tannetum: si è difatti individuata una struttura di forma ellittica con gli assi di circa 26 x 40 m. Tale forma ed alcuni accorgimenti tecnici hanno fatto supporre che si tratti di un anfiteatro, una struttura per i combattimenti gladiatori e per gli scontri con le bestie feroci, peraltro sovrapponibile per dimensioni con un anfiteatro già scavato e noto: quello di Roselle in Toscana.
Non si può certamente pensare che la localizzazione di Tannetum sia un problema definitivamente risolto, almeno non ancora, ma questi sondaggi sono il basilare primo passo per indirizzare in modo deciso la ricerca dei prossimi anni ed effettivamente portare alla soluzione di un dilemma che dura da secoli.