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LETTERA DI DON FERNANDO ALLA COMUNITÀ

Mi accingo a scrivere queste righe alla vigilia del mercoledì delle Ceneri. La sospensione delle celebrazioni nelle parrocchie, prescritta dal Vescovo a seguito del coronavirus, ha fatto emergere un elemento a cui io non avevo mai pensato seriamente. Per tanti di noi, il mercoledì delle Ceneri, la Messa domenicale e tante altre ricorrenze sono diventati nel tempo appuntamenti scontati e ovvi. E quindi è bastata un’interruzione sia pur temporanea di alcune liturgie, per far sorgere un allarme generale. Quante telefonate critiche e preoccupate ho ricevuto! Ho potuto cogliere che una delle cose che ha pesato è stata l’assenza della comunità convocata. Quando ciò accade si percepisce che senza una comunità si perde qualcosa di importante...

Lettera di don Fernando alla comunità

Noi infatti apparteniamo a una comunità cristiana che è da secoli che si dà tempi e riti per riunirsi attorno al proprio Signore. Ora, non abbiamo voluto noi disposizioni così restrittive, ma accogliendole imparando a sentirci solidali col nostro territorio e la sua
organizzazione civile e sociale. Il Signore, pur avendoci donato i sacramenti, è più grande di essi e sa ugualmente arrivare a noi e a tutti con la sua grazia. Perché non fare di questa privazione di cose per noi così preziose, un’occasione per ripensare la nostra vita sacramentale e per essere più in comunione con quelle zone del mondo (v. Amazzonia) dove i sacramenti sono davvero una rarità? Concludo con un pensiero e una preghiera per le numerose vittime e i tantissimi contagiati della Cina, della nostra Italia e delle altre nazioni colpite.
Buona Quaresima